E mentre Le Siepi di Cervia incoronavano Paolo Paini come Campione d’Italia 2025, il mondo del salto ostacoli nazionale non si fermava. Alle Scuderie della Malaspina a Ornago (MB) si è infatti svolto un week-end di grande sport che ha visto Stefania Fida vincere il Gran Premio.
Malaspina… un punto di riferimento
Le Scuderie della Malaspina sono un punto di riferimento per l’equitazione del nord Italia, non solo per il salto ostacoli, ma anche per il dressage. Quest’inverno per ben due week end infatti, il centro ha ospitato la Winter Cup di dressage, dove la Lombardia ha presentato i suoi migliori binomi di disciplina. I numerosi campi, indoor e outdoor, permettono quindi il perfetto svolgimento delle gare di ogni tipologia in ogni stagione. Le gare del concorso Naz.A3* in quest’occasione si sono svolte da giovedì per finire nella giornata di sabato, probabilmente per non interferire con la domenica di Pasqua.
Un ottimo finesettimana
Questo week end Stefania Fida ha quindi a conquistato il più alto gradino del podio della gara più sentita, il Gran Premio. Matteo Landi, il direttore di campo, è stato all’opera per tutti e tre i giorni per provvedere a disegnare dei percorsi d’eccezione e alla portata di tutti, cavalli e cavalieri. Sono partiti in Gran Premio 17 binomi. Al termine della prima manche i percorsi netti erano solo quattro, ma in cinque hanno avuto accesso alla seconda. Lì Stefania Fida ha dato il meglio di sé, fermando il cronometro a soli 36,07”. Stefania è tesserata al C.I. Il Cavallino d’Oro, in Piemonte, e oggi montava L’Enfant Terrible, un cavallo da lei allevato e figlio di L’Arc de Triomphe e una figlia di Quidam de Revel.
In seconda posizione troviamo Mario Rota, cavaliere milanese tesserato a Il Levriero. In quest’occasione era in sella ad Alighieri. Anche in questo caso c’è il sangue di Quidam de Revel: Alighieri infatti è nato da Action Breaker e una figlia del famoso stallone.
In terza posizione quindi vediamo Alberto Pochettino, tesserato al Poniesrice in Piemonte. Era in sella a Cornet’s Bravo Boy Ps, da Cornet Obolensky.